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REPORT Webinar UPI 12 giugno 2024 - “Il rispetto del principio DNSH – Do Not Significant Harm – negli interventi PNRR delle Province”

Didascalia

CLAUDIA GIOVANNINI – VICE DIRETTORE UPI

SCOPO DEL WEBINAR

Fornire alle Province un approfondimento tecnico con i referenti del MEF sul principio del DNSH che si applica  a tutti i progetti finanziati dal PNRR

 

I PROGETTI PNRR DELLE PROVINCE

Interventi  nativi del PNRR

Le Province sono impegnate in diversi interventi del PNRR in cui sono soggetti attuatori; sono interventi di Edilizia  scolastica a titolarità del Ministero dell’Istruzione e del Merito

Si tratta di interventi nativi del PNRR: relativi alle seguenti misure del Piano:

Missione 2  Componente 3  - investimento 1.1 costruzione nuove scuole mediante sostituzione di edifici

Missione 4  Componente 1 – Investimento 1.3 piano per le infrastrutture per lo sport nelle scuole

Missione 4  Componente 1 – Investimento 1.2  piano di estensione tempo pieno e mense

I progetti in essere, precedenti al PNRR

Vi sono anche diversi piani delle Province  che afferiscono alla Missione 4  Componente 1 – Investimento 3.3 piano di messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole.

Tali piani non sono nati come progetti PNRR ma sono precedenti, sono definiti progetti in essere per i quali in origine non vi era  l’obbligo del rispetto del principio DNSH; per tali tipologia di interventi nascono le  difficoltà per le province,  in quanto devono riadeguare a tale  criterio progetti che non nascevano impostati su tale principio.

Sono i progetti del primo e secondo piano Province  e Città Metropolitane, dedicati agli enti di area vasta per le scuole superiori,  che nascevano nel 2019 quindi con logiche diverse.

Altri due piani di programmazione  di edilizia scolastica sono precedenti al PNRR e sono in esso confluiti; i RUP stanno cercando di adeguare tali progetti al rispetto di tale principio

 

FRANCESCA CAPPIELLO - MEF

 

PREMESSA

Tutti i progetti del PNRR, investimenti o riforme, devono essere conformi al principio di non arrecare danno significativo all’ambiente

 

I PROGETTI IN ESSERE

  • Per i progetti in essere c’è una difficoltà nel comprovare la loro conformità al DNSH; si deve cercare di fare emergere tutto quello che e’ stato fatto nel progetto di positivo e di coerente con le normative ambientali e con i CAM.

 

LA NUOVA EDIZIONE DELLA GUIDA OPERATIVA REDATTA DAL MEF PUBBLICATA IL 14 MAGGIO 2024 

Indicazioni generali e  applicabilità della Guida

  • Le Guida operativa redatta dal MEF  ha lo scopo di fornire un orientamento e suggerire possibili modalità per provare il rispetto del principio
  • E’ uno strumento a disposizione delle amministrazioni  titolari e soggetti attuatori;  non ha carattere di obbligatorietà per le amministrazioni titolari e i soggetti attuatori.
  • La conformità al principio DNSH e’ una responsabilità  della amministrazione titolare della misura che può stabilire e decidere come verificare la conformità al principio, come rendicontare la conformità al DNSH, come e se seguire le indicazioni della guida operativa oppure dare diverse indicazioni ai soggetti attuatori
  • La Guida non introduce normativamente nuovi vincoli o adempimenti,  ma si limita a riorganizzare e rendere più fruibili le indicazioni che derivano dalle diverse fonti giuridiche italiane ed europee e dalla prassi, anche alla luce dei feedback della Commissione Europea in occasione della rendicontazione di M&T.
  • La Guida suggerisce qualche  modalità per comprovare il rispetto del principio del  DNSH: una di queste modalità passa appunto per le check list.
  • Sta  alle amministrazioni titolari decidere se la check list vada cambiata, in quanto  solo  le amministrazioni titolari conoscono le caratteristiche dell’intervento, quanti progetti vanno portati a rendicontazione, quante risorse hanno per effettuare le varianti; solo loro sono in grado di decidere se le check list vadano sostituite con quelle piu  aggiornate.
  • Il  suggerimento del MEF è quello di  attenersi alle versioni piu’ aggiornate, perché forniscono maggiore garanzia  di essere coerenti con norme italiane e europee

 

Contenuti di particolare interesse della Guida Operativa:

La Guida Operativa contiene tra l’altro:

  • SCHEDE TECNICHE per ciascun ambito di attività del PNRR con  la sintesi delle informazioni operative e normative principali, i vincoli DNSH e indicate le modalità di comprova; vedasi scheda 1 sulle nuove costruzioni, scheda 2 sulle ristrutturazioni,  scheda 5 cantieri di edilizia generica.
  • LA MAPPATURA: suggerisce per ogni misura le schede tecniche /check list che vanno prese in considerazione. E una mera indicazione – le amministrazioni  possono distaccarsi da tale orientamento anche se nella maggior parte casi si allineano;
  • UNA  APPENDICE 2  che mette in relazione i  criteri ambientali minimi  CAM con il principio del DNSH. Per ogni ambito di attività  dove esistono i CAM sono stati messi in evidenza le relazioni tra i CAM e DNSH  e sottolineato quando il rispetto del  CAM sia sufficiente a comprovare il DNSH. I CAM sicuramente aiutano nella comprova del DNSH soprattutto se ci si deve attestare sul mero rispetto della mancanza di danno ambientale. Se invece occorre comprovare un   contributo all’ambiente ovvero la misura deve addirittura dare un contributo all’ambiente  ovvero misura indicata come Regime  1,  il CAM non e’ sufficiente  ma va implementato con altri requisiti indicati in tale appendice.
  • LE  CHEK LIST di verifica e controllo, diverse per ogni scheda tecnica,  ex anche ed ex post;   talvolta le amministrazioni chiedono supporto al MEF per personalizzare le check list sulla base dei loro investimenti. Le check list danno requisiti in linea di massima coerenti con le misure ma alcuni di essi possono non essere applicabili;  spetta alla amministrazione titolare capire quali requisiti non  siano applicabili e preferire altri requisiti. Per esempio alcune amministrazioni producono un'unica check list mettendo insieme piu’ schede tecniche. Il MEF promuove tale approccio proattivo delle amministrazioni.

 

Motivazioni del nuovo aggiornamento della Guida - slide 4

  • Allineare la Guida alla ampia riprogrammazione di alcuni interventi del  PNRR.  Alcune misure sono state definanziate,  altre sono state inserite (misura M2C1 Inv. 3.4 «Contratti di filiera agricoltura» e nuove misure previste dal capitolo Repower EU (M7))
  • Includere  nuove schede tecniche per l’inserimento di nuove misure,
  • rivedere alcune schede precedenti per tener conto degli aggiornamenti della normativa ambientale,  trasferire nelle schede tecniche alcune indicazioni che la  Ce ha dato durante  gli assessment sul conseguimento delle  varie milestone e target.
  • Assicurare  un maggior allineamento con i criteri contenuti con gli orientamenti  tecnici della Ce
  • Aggiornare le  check  list, in base agli aggiornamenti della normativa italiana e europea;  si ricorda che una valutazione piu’ puntuale sull’utilizzo  di una check list la puo’ fare solo l’amministrazione titolare, che conosce nel dettaglio la misura, i progetti.
  • specificare  gli elementi di comprova tracciabili attraverso check list da caricare sul sistema informativo ReGiS nelle fasi principali di attuazione di un progetto PNRR (selezione e rendicontazione);
  • chiarire l’interpretazione di alcune indicazioni,
  • assicurare l’allineamento con il Regolamento Delegato (UE) 2023/2486.

 

LE MODIFICHE AI CONTENUTI DELLA GUIDA RISPETTO ALLA PRECEDENTE VERSIONE

  • modifiche alle schede tecniche: aggiunte nuove schede, specificati vincoli aggiuntivi del Regime 1  per alcune  schede,   allineati i vincoli tecnici alle BATs per il Regime 2 di alcune schede, aggiornato il contenuto di alcune schede tecniche, integrate altre schede per tener conto delle nuove normative nazionali o comunitarie, integrazione di altre schede con l’inserimento di un Regime 1 Risorse idriche o Economia circolare.
  • aggiornamento della mappatura 
  • inserimento Appendice CAM e DNSH per evidenziare come l’applicazione dei criteri ambientali minimi, assieme al rispetto della normativa ambientale nazionale ed europea, possa in molti casi essere determinante per l’assolvimento del principio DNSH. L’applicazione dei CAM può assicurare il rispetto del requisito  del DNSH, soprattutto nel caso del principio di base (Regime 2), mentre in alcuni casi ciò potrebbe non essere sufficiente per assicurare un contributo sostanziale (Regime 1). In questa eventualità si suggerisce una valutazione caso per caso.

Elenco delle schede tecniche dove è stata riscontrata  la presenza di CAM:  

Scheda 1 – Nuove costruzioni

Scheda 2 – Ristrutturazioni edilizie

Scheda 3 – Acquisto computer, stampanti

Scheda 5 – Cantieristica generica

Scheda 7 – Fiere ed eventi

Scheda 9 – Acquisto veicoli

Scheda 19 – Imboschimento

Scheda 28 – Strade e illuminazione

Scheda 29 – Raccolta e trasporto rifiuti

  • Inserimento di  un paragrafo su come comportarsi col DNSH  per le procedure di gara esperite da Centrali di Committenza Consip e Invitalia

 

LA COMPILAZIONE DELLE CHECK LIST  - slide 12

Le  check list hanno tre possibilità di risposta: risposta SI, risposta  NO oppure NON APPLICABILE

Nella check list ex ante:

  • risposta SI: ci si aspetta dalla amministrazione un SI  quando il requisito e’ stato preso in considerazione nella fase progettuale e l’amministrazione ha una evidenza che lo testimonia (eventualmente tramite certificazioni equivalenti rispetto a quelle individuata nella check list, da indicare puntualmente). Nei casi in cui è applicabile, l’inserimento dei CAM nelle procedure di gara consente di assolvere ad una buona parte degli adempimenti DNSH e se ne raccomanda pertanto l’utilizzo.
  • risposta  NON APPLICABILE: andranno esplicitate le ragioni di non applicabilità; è il caso ad esempio del vincolo di avviare a riciclo il 70 per cento dei rifiuti da demolizione in caso di ristrutturazioni o nuove costruzioni; in tale caso l’amministrazione puo’ dare tale risposta spiegando che non ha rifiuti da demolizione e pertanto il requisito non si applica.
  • risposta NO: significa che al momento tale requisito  l’amministrazione non  lo ha preso in considerazione, perché l’evidenza l’avrà piu’ avanti; nel dare tale risposta si deve spiegare  che  la valutazione di impatto ambientale e altre evidenze l’amministrazione le avrà  piu’ avanti;  quindi  èx ante la risposta NO si puo’ indicare ma occorre specificare in  quali tempi e con quale modalità l’amministrazione sarà in grado di assolvere questo requisito.

Nelle chek list ex  post

  • il MEF si aspetta  di trovare  solamente risposte  SI oppure NON APPLICABILE ovvero  che tutti i requisiti siano stati presi in considerazione e che sia stato spiegato alternativamente perché si ritenevano tali requisiti non applicabili .
  • Eventuali risposte NO, ovvero nei casi in cui il vincolo non è stato sanabile e/o non sono state adottate misure di mitigazione, implicheranno la non conformità al DNSH del progetto. Quindi ad esempio la mancanza di un certificato, mancanza di una evidenza per non aver fatto la relazione di analisi impatto dei cambiamenti climatici, e cosi via comporterebbero  la impossibilita di rendicontazione del progetto  a valere su risorse PNRR

Indicazione generale per le check list:

Vanno compilate sempre in tutti i loro aspetti, va spiegata eventualmente la non applicabilità del requisito, spiegati gli eventuali no ex ante, chiarendo quando si potrà invece avere l’evidenza necessaria, spiegando quindi i tempi e le modalità con cui si assolverà al requisito

L’importante e’ che non residuino dei no ex post,  il no ex post implica che il progetto rischia di non essere portato  a rendicontazione.

 

Le certificazioni equivalenti: 

In alcuni casi sono previste certificazioni equivalenti rispetto alle indicazioni principali della check list, quindi in alcuni casi si può indicare di non avere tale  certificazione ma di averne un’altra che l’amministrazione ritiene  equivalente”. In alcuni casi abbiamo suggerito le certificazioni equivalenti; e questa una possibilità che nelle check list si può esplicitare:

 

 

FABRIZIO CANTORE – MEF

 

IL PRINCIPIO DEL DNSH

Il principio del DNSH è mutuato dal Regolamento UE 2020/852 (Aggiornato dal Regolamento 2023/2486), noto come Regolamento della Tassonomia per la finanza sostenibile. L’articolo 17del Regolamento della Tassonomia introduce il requisito «Do not significant harm» - «Non arrecare danno significativo» . Il requisito DNSH prevede che l’attività che contribuisce almeno a uno degli obiettivi ambientali non deve arrecare un danno significativo a nessuno dei gli altri 5 obiettivi ambientali. Se l’attività non contribuisce sostanzialmente a nessuno dei 6 obiettivi ambientali, deve verificare il rispetto del principio DNSH per tutti gli obiettivi.


IL PRINCIPIO DEL  DNSH NEL PNRR E CONSIDERAZIONI

Ai sensi del Regolamento (Ue) 2021/241 il PNRR deve assicurare che nessuna misura per l'attuazione delle riforme e dei progetti di investimento arrechi un danno significativo agli obiettivi ambientali.

Il PNRR deve includere interventi che concorrono per il 37% delle risorse alla transizione ecologica.  Pertanto questo significa che  il l 37 per cento delle risorse dal piano devono contribuire all’obiettivo  di  mitigazione dei cambiamenti climatici. Al contempo, si deve  garantire di non arrecare danno significativo agli altri 5 obiettivi ambientali

La CID e gli Operational Agreement inoltre pongono ulteriori vincoli ambientali maggiormente stringenti.

 

I 6 OBIETTIVI AMBIENTALI

2 obiettivi sono nuovi:

  • Mitigazione dei cambiamenti climatici: implica mantenere l’aumento della temperatura sotto un grado e mezzo al 2030 per raggiungere la neutralità climatica al 2050, questo e’ un obiettivo nuovo; i CAM  ancora non recepiscono  tale modalità
  • Adattamento ai cambiamenti climatici: prendere atto di mutazioni nel clima per attuare misure di prevenzione, mitigazione che possano rendere resiliente l’opera nel tempo

Gli altri 4 obiettivi sono: Uso sostenibile e protezione delle acque, Transizione verso un’economia circolare, Prevenzione e riduzione dell’inquinamento, Protezione e rispristino della biodiversità e degli ecosistemi

 

REGIME 1 – REGIME 2

Rispetto alla impostazione del piano nazionale  vi sono investimenti che devono contribuire all’obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici (Regime 1) e che dovranno rispondere a criteri piu’ stringenti,  e  investimenti che non vi contribuiscono  (Regime 2) ma comunque dovranno rispettare il principio DNSH per l’obiettivo di  mitigazione cambiamenti; in tale caso l’attività dovrà implementare criteri meno stringenti.

 

SI FORNISCONO DI SEGUITO I RIFERIMENTI PER ARGOMENTO TRATTATI NELLE SINGOLE SLIDES, CHE POTRANNO ESSERE SCARICATE INTEGRALMENTE TRAMITE IL SEGUENTE LINK

https://provinceditalia.it/wp-content/uploads/2024/06/Webinar-12-giugno_UPIrev1.pdf

 

APPROFONDIMENTO SULLA NUOVA GUIDA  - SLIDE 12

ANALISI DELLE SCHEDE SUGLI INTERVENTI PNRR EDILIZIA SCOLASTICA

In ambito preliminare alla approvazione del piano, ciascun investimento è stato corredato di una scheda in cui è stata svolto  un assessment rispetto ai 6 obiettivi ambientali, per indicare se rispetto a tale obiettivo  ambientale c’è un contributo sostanziale di tale investimento, se lo sostiene al cento per cento oppure se si pone come neutro.

Misura M2C3 I. 1.1 -  Costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici –  slide 18 e 19

Misura M4C1 I. 1.3 – Piano per le infrastrutture per lo sport nelle scuole - slide 20 - 21

Misura M4C1 I. 1.2 - Piano di estensione del tempo pieno e mense -  Slide 22 e 23

Misura M4C1 I. 3.3 - Piano di messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole -  slide 24 e 25

 

I REQUISITI DNSH NEL SETTORE DELL’EDILIZIA

Costruzione di nuovi edifici – scheda 2 - slide 27

Ristrutturazione e riqualificazione – scheda 2 -  slide 28 - 29

Focus sulle caldaie a gas  - slide 32 e 33

 

COSTRUZIONE, RISTRUTTURAZIONE E RIQUALIFICAZIONI DI EDIFICI – VINCOLI DNSH – ALTRI OBIETTIVI CLIMATICI –  slide 34

 

IL PRINCIPIO DNSH E CAM EDILIZIA – CORRISPONDENZE E COMPLEMENTARITÀ - slide 46

 

Principio DNSH – le schede di interesse del settore

  • Scheda 1 – Costruzione di nuovi edifici  Slide 47
  • Scheda 2 – Ristrutturazioni e riqualificazione di edifici residenziali e non – slide 48

 

Principio DNSH e CAM – Specifiche tecniche per i prodotti da costruzione

  • Focus su Isolanti termici e acustici – slide 49
  • Contenuto di materia riciclata o recuperata o di sottoprodotti – slide 50
  • Emissioni negli ambienti confinati (inquinamento indoor – slide 51
  • Focus su biodiversità Legno e derivati – slide 52

 

PRINCIPIO DNSH - COMPILAZIONE CHECK LIST

Slide 54

Check list ex ante: strumento utilizzato per verificare la conformità di un progetto rispetto a determinati vincoli o requisiti. Tre le possibili risposte:

1.         "SI": i vincoli sono stati considerati nella fase progettuale. Questo può includere il rispetto di certificazioni equivalenti a quelle elencate nella check list. L'utilizzo dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) nelle gare d'appalto (nei  casi  in  cui  è  applicabile)  può  aiutare  a  soddisfare  molti degli adempimenti DNSH.

2.         "NON APPLICABILE": alcuni vincoli potrebbero non essere pertinenti per tutti i tipi di interventi. In questo caso, è necessario spiegare perché un vincolo non si applica.

3.         "NO": Se un vincolo è applicabile ma non è stato preso in considerazione, bisogna indicare la possibilità di sopperire a tale mancanza e fornire una tempistica per il suo adeguamento

 

Check list ex post: un elenco di controllo utilizzato per verificare che un progetto rispetti tutti i vincoli applicabili dopo la sua realizzazione. La procedura prevede che si risponda:

•          "SI" se il requisito è stato soddisfatto.

•          "NON APPLICABILE" specificando le motivazioni.

•          "NO" indica che il vincolo non è stato rispettato e non sono state adottate misure di mitigazione, portando alla non conformità del progetto rispetto al DNSH.

 

LINK PER LA DOCUMENTAZIONE:

sul portale Italiadomani su PNRR c’è una sezione dedicata al principio DNSH https://www.italiadomani.gov.it/it/Interventi/dnsh.html

 

Guida operativa DNSH (Versione maggio 2024)

https://www.italiadomani.gov.it/content/dam/sogei-ng/dnsh/Guida-Operativa_terza-edizione.pdf

 

Checklist DNSH (Maggio 2024 - PDF)

https://www.italiadomani.gov.it/content/dam/sogei-ng/dnsh/Check-list.pdf

 

Checklist DNSH (maggio 2024 - formato elaborabile)

https://www.italiadomani.gov.it/content/dam/sogei-ng/dnsh/check-list.zip

 

SLIDES FRANCESCA TEODORA CAPPIELLO  Dirigente Unità di missione Next Generation EU – MEF RGS https://provinceditalia.it/wp-content/uploads/2024/06/Slide-DNSH_20241206_upi.pdf

 

SLIDES FABRIZIO CANTORE, ESPERTO EY

https://provinceditalia.it/wp-content/uploads/2024/06/Webinar-12-giugno_UPIrev1.pdf